Crimini di guerra


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Un pezzo nascosto di storia italiana del Novecento

COMANDO  V°  CORPO  D'ARMATA
E R. PREFETTURA DEL CARNARO (PER I TERRITORI ANNESSI)

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PROCLAMA ALLE POPOLAZIONI DEL GORSKI KOTAR (TERRITORI ANNESSI ALLA PROVINCIA DEL CARNARO E TERRITORI CROATI COMPRESI ENTRO IL PERIMETRO HRELJN-LIC FERROVIA LIC-DELNICE -BRODNA KUPIN).
(LOCALITA' COMPRESE).-


    Considerata la necessità di adottare provvedimenti di carattere eccezionale per il ripristino ed il mantenimento dell'ordine pubblico nei territori predetti

D I S P O N I A M O

1°) - a partire da oggi, nei territori sopradetti:

- sono soppresse tutte le tessere di frontiera e qualsiasi permesso di circolazione dei nuovi territori (territori annessi alla provincia del Carnaro);

- sono soppresse tutte le autocorriere;

- è vietato il movimento con qualsiasi mezzo di locomozione, fra centro abitato e centro abitato;

- è vietata la sosta ed il movimento, tranne che nei centri abitati, nello spazio di un chilometro dai due lati delle linee ferroviarie. (Sarà aperto senz'altro il fuoco sui contravventori);

-continueranno soltanto i movimenti e i lavori in corso che si svolgano per conto e sotto la protezione dell'Autorità Militare o degli organi di polizia (territori annessi alla provincia del Carnaro);

- sono soppresse tutte le comunicazioni telefoniche e postali, urbane ed interurbane.

2°) - A partire da oggi nei territori sopradetti, saranno immediatamente passati per le armi:

- coloro che faranno comunque atti di ostilità alle autorità e truppe italiane;

- coloro che verranno trovati in possesso di armi, munizioni ed esplosivi;

- coloro che favoriranno comunque i rivoltosi;

- coloro che verranno trovati in possesso di passaporti, carte di identità e lasciapassare falsificati;

- i maschi validi che si troveranno in qualsiasi atteggiamento - senza giustificato motivo - nelle zone di combattimento.

3°) - A partire da oggi nei territori sopradetti, saranno rasi al suolo:

- gli edifizii da cui partiranno offese alle autorità e truppe italiane e croate;

- gli edifizii in cui verranno trovate armi, munizioni, esplosivi e materiali bellici;

- le abitazioni in cui i proprietari abbiano dato volontariamente ospitalità ai rivoltosi o si siano comunque allontanati (anche in parte) per unirsi ai ribelli.

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-   Sapendo che fra i rivoltosi si trovano individui che sono stati costretti a seguirli nei boschi, ed altri che si pentono di aver abbandonato le loro case e le loro famiglie, il Prefetto della Provincia del Carnaro e il comandante del V Corpo d'Armata garantiscono salva la vita a coloro che, prima del combattimento, si presentino alle truppe italiane e consegnino loro le armi.

-   Le popolazioni che si manterranno tranquille, e che avranno contegno corretto rispetto alle autorità e alle truppe italiane e croate, non avranno nulla a temere, nè per le persone, nè per i loro beni.


Addì 15 luglio 1942 - XX


PER I TERRITORI ANNESSI ALLA                         PER LA RIMANENTE ZONA
PROVINCIA DEL CARNARO

              IL PREFETTO                                 IL COMANDANTE IL V CORPO D'ARMATA
          F.to Temistocle Testa                                              f.to Gen. Renato Coturri

 

 

Fonte: Fondo Gasparotto b. 10, fasc. 38, presso archivio Fondazione ISEC (Istituto per la Storia dell'Età Contemporanea), Sesto S.Giovanni (Mi).